Quanto è importante seguire una pratica clinica basata sulle evidenze nel gestione del mal di schiena acuto?

Uno studio recente fatto molto bene ha risposto a questa domanda: Risk Factors Associated With Transition From Acute to Chronic Low Back Pain in US Patients Seeking Primary Care Joel M. Stevans, DC, PhD1Anthony Delitto, PT, PhD1Samannaaz S. Khoja, PT, PhD1et al.

In questo studio hanno dimostrato che ogni intervento ‘non concorde’ alla linee guida, ricevuto nei primi 21 giorni dall’insorgenza del mal di schiena acuto, INCREMENTA la probabilità di sviluppare dolore cronico.

Come si vede nel grafico, ricevere 3 trattamenti non basati su linee guida può RADDOPPIARE il rischio di sviluppare dolore cronico.

Un altro dato incredibile di questo articolo è che quasi la metà dei pazienti riceve almeno un intervento ‘non concorde’ nelle prime 3 settimane dalla prima visita (questo è grosso problema degli operatori sanitari!).

E quali sono gli interventi sul mal di schiena acuto attualmente inseriti nelle linee guida/basati sulle evidenze?

  1. l’intervento di cura dovrebbe essere centrato sul paziente, sul suo contesto lavorativo e sociale, sulle sue necessità ed aspettative.
  2. Il clinico dovrebbe effettuare uno screening per escludere patologie gravi o condizioni meritevoli di ulteriori/diverse valutazioni.
  3. I fattori psico-sociali (stress, ansia, depressione) devono essere considerati e valutati.
  4. L’accesso ad esami strumentali (Rx, RMN, TC) va scoraggiato ed utilizzato solo se: ci sia il sospetto di una patologia grave, la terapia conservativa non dà i risultati attesi oppure se con la diagnostica potrebbe cambiare il percorso terapeutico.
  5. La valutazione dovrebbe includere anche un esame fisico comprendente test neurologici, di mobilità articolare e di forza muscolare.
  6. I progressi del paziente vanno costantemente monitorati usando anche scale di valutazione e test specifici.
  7. Tutti i pazienti dovrebbero ricevere informazioni ed educazione riguardo la loro attuale condizione, le opzioni terapeutiche disponibili ed i risultati attesi.
  8. La gestione del mal di schiena acuto deve includere attività fisica e/o esercizio terapeutico.
  9. Se utilizzata, la terapia manuale (massaggi, manipolazioni, trazioni, tecniche fasciali ecc) deve essere applicata solo in aggiunta agli altri trattamenti, mai in maniera esclusiva.
  10. In assenza di indicazioni specifiche, dare informazioni basate sulle evidenze scientifiche prima sul trattamento conservativo e dopo sul trattamento chirurgico.
  11. Facilitare da subito il ritorno alle attività ricreative/lavorative.

Tutto quello non su questa lista (o contrario a quello scritto sopra) può qualificarsi come intervento non concorde alle evidenze oggi disponibili sul trattamento del mal di schiena acuto, è aumenterà il rischio che il mal di schiena diventi cronico; una condizione molto più grave e molto più difficile da trattare.

What does best practice care for musculoskeletal pain look like? (Eleven consistent recommendations from high-quality clinical practice guidelines: systematic review Ivan Lin1, Louise Wiles2, Rob Waller3, Roger Goucke4, Yusuf Nagree5,6, Michael Gibberd7http://orcid.org/0000-0002-7786-4128Leon Straker8, Chris G Maher9, Peter P B O’Sullivan10)